World Pinhole Day 2017 a Roma

Torna anche quest’anno la Giornata internazionale del Foro Stenopeico 2017 (World Pinhole Day), festeggiata dagli appassionati in tanti paesi del mondo.

Lo scorso 30 aprile in una vecchia rimessa ad un passo dalla stazione Tiburtina di Roma un tempo dedicata alla manutenzione dei vagon lits, il collettivo fotografico Pigments, l’ass. Riscarti, che si occupa di riciclo creativo, in collaborazione con Officine Zero e Camera Work hanno organizzato e condotto il workshop “Costruisci la tua pinhole camera”, allestendo uno dei vagoni come una camera oscura per permettere ai partecipanti di caricare la carta fotografica nel Pinhole appena costruito e dopo l’esposizione la stampa dell’immagine realizzata. Tutte le foto saranno inserite sul sito http://pinholeday.org/

Uno dei vagoni ha ospitato invece una mostra collettiva di fotografia stenopeica di Luca Anzani, Francesco Demichelis, Gabriele Serini - FZeroCameraOscura, Giorgio Mazzone e Camera Work, che hanno esplorato il tessuto metropolitano degli ultimi anni.

Si legge sulla loro presentazione dal titolo “La stanza del tesoro bloccato”: Roma, Parigi, Napoli, Berlino sono le città messe ‘sotto chiave’ dagli autori per sottrarle all’ineluttabile metamorfosi del tempo.

Officine Zero è un collettivo di artigiani e creativi che da diverso tempo sta lavorando ad un progetto di laboratorio sociale per sottrarre questo spazio urbano delle officine ex-RSI, occupato dagli operai in cassa integrazione per alcuni anni, dall’ennesima speculazione edilizia. L’occasione darà modo di conoscere ai partecipanti al workshop e ai visitatori il loro progetto ambizioso per restituire alla città di Roma uno spazio sociale e collettivo attraverso la riconversione produttiva ed ecologica di alcune delle officine, spazio di co-working e corsi di formazione.

Nello scenario di questo luogo industriale, fra i pioppi che lasciando cadere in una folata di vento i semi e che disegnano un’atmosfera simile ad una distesa di neve, fra le rotaie di binari che si incontrano, si dividono, si avvicinano e si allontanano, ecco un altro vagone dove entrando si potrà vivere la sensazione speciale di essere dentro una foto. Siamo al buio, un piccolo foro permette ad uno spiraglio di luce di entrare ed ecco lentamente apparire sull’intera parete difronte la proiezione di ciò che è fuori, un’immagine capovolta. E’ una sensazione davvero emozionante … essere dentro l’antenata di una macchina fotografica!

© Foto-Review.it – Nilde Guiducci

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Il foro stenopeico

La locuzione foro stenopeico deriva dal greco stenos opaios, ‘stretto foro’, ovvero un piccolissimo foro capace di far passare la luce creando un'immagine capovolta in una stanza buia. Sembra che l’idea risalga al V e IV secolo a.C., quando sia i cinesi sia Aristotele cominciano a parlare di immagini invertite. Da qui deriva il concetto di camera oscura, alla base della nascita della fotografia, una stanza completamente buia con un piccolo foro su un lato e un pittore all'interno, il quale traccia e copia l'immagine proiettata, in realtà più una scoperta che un’invenzione, che aprirà la strada alla fotografia.