In linea con un trend di crescita che vede il vino protagonista anche di flussi turistici più consapevoli, la kermesse enologica propone nuove sfide di alta qualità per il nostro Made in Italy

 

Tutto pronto per Vinitaly 2018. L’edizione di quest’anno vede aumentati del 25% il numero degli espositori esteri presenti all’interno del padiglione International Wine Hall, con una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 nazioni (nel 2017, 128 mila presenze totali di cui 48 mila dall’estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi) e una crescita costante dell’offerta “green” con le aree ViVIT, VinitalyBio e Fivi; oltre ad un portale informativo in italiano, inglese e cinese, che consente un matching b2b tutto l’anno, progettato lungo la linea del nuovo sviluppo di servizi digitali previsto dal pianto industriale.

 

 

Queste sono solo alcune delle novità e degli elementi caratterizzanti l’edizione numero 52 di Vinitaly (Verona, 15/18 aprile 2018, www.vinitaly.com), International wine & spirits exhibition, il più grande salone al mondo per metri quadrati e presenze estere dedicato al settore del vino e dei distillati. Anche quest’anno Vinitaly è preceduto dall’evento internazionale OperWine, che sabato 14 aprile fa da ouverture alla rassegna nel palazzo della Gran Guardia, presentando 107 aziende di tutte le regioni italiane, selezionate dalla rivista americana Wine Spectator. Vinitaly si presenta come un unicum espositivo a livello internazionale grazie alla compresenza di Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, rassegna interattiva che attraverso cooking show, momenti educational e degustazioni valorizza in chiave business le peculiarità dell'agroalimentare e l’olio extravergine d’oliva in particolare, e di Enolitech, appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio. Il tutto legato da un ensemble di chef stellati, proposte di wine&food pairing, degustazioni di livello internazionale che fanno di ogni edizione di Vinitaly una annata irripetibile con appuntamenti di formazione tecnico-scientifica.

 

Nel Padiglione ‘GREEN’ di Vnitaly vini bio, artigianali, sostenibili

Quest’anno grande spazio a nicchie di mercato in crescita, che stanno modificando la geografia dei consumi e dei vigneti, con interi territori vinicoli che si convertono alla produzione biologica e moltissimi produttori impegnati a valorizzare il proprio legame con il vigneto e il territorio. Due i saloni speciali nel padiglione 8, il più ‘green’ di questa edizione, con VinitalyBio e Vivit – Vite Vignoioli Terroir. A completare un’offerta basata su precise filosofie produttive, la presenza della collettiva Fivi, la Federazione dei vignaioli indipendenti. Sempre più apprezzati, i vini del padiglione ‘green’ rappresentano nicchie in espansione in Italia e all’estero e il vino biologico sarà probabilmente una delle key factor per il nostro export futuro e non solo.

 

Turismo enologico in crescita

Il vino è infatti un potente motore di sviluppo turistico per il territorio, un volano capace di attrarre sempre più viaggiatori alla ricerca dei tesori eno-gastronomici del nostro paese, che ambiscono a vivere esperienze di viaggio sempre più in prima persona e privilegiando soggiorni più lunghi, capaci di dare spazio all’esplorazione del territorio. Un valore aggiunto che molte strutture alberghiere hanno recepito e di cui hanno fatto tesoro, per esempio creando cantine di degustazione come spazi eleganti e accoglienti dedicati all’arte del vino, capace di raccontare il territorio attraverso storie di qualità e eccellenza.

 

Cristina Chiarotti - © Foto-Review.it